Il 4 aprile 2023 la Commissione europea ha pubblicato la bozza del documento sui quattro obiettivi ambientali rimanenti della tassonomia. In questo articolo analizziamo ciò che è stato reso pubblico e le potenziali implicazioni.

Promemoria: cos'è la tassonomia dell'UE?

La tassonomia europea è fondamentalmente un sistema di classificazione delle attività economiche che comprende definizioni e regole per identificare le attività che possono essere classificate come sostenibili per l'ambiente.

Al momento del lancio, la Commissione europea ha inquadrato la tassonomia europea in sei obiettivi ambientali: (i) mitigazione dei cambiamenti climatici e (ii) adattamento ad essi; (iii) uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine; (iv) transizione verso l'economia circolare; (v) prevenzione e riduzione dell'inquinamento; e (vi) protezione e ripristino della biodiversità e della salute degli ecosistemi.

I primi due obiettivi, che affrontano la questione dei cambiamenti climatici, erano già stati definiti. Mancavano però i dettagli degli altri quattro obiettivi, necessari per affrontare la classificazione delle attività sostenibili nel loro complesso. È in tal contesto che la Commissione europea ha lanciato a inizio aprile, fino al 3 maggio, un periodo di consultazione noto come "Taxo4", riguardante le precisazioni apportate su questi quattro obiettivi rimanenti. È importante notare come il nuovo testo proposto introduca modifiche ai due obiettivi climatici (i e ii) includendovi ulteriori attività economiche.

I sei obiettivi ambientali della tassonomia dell'UE

Fonte: la Commissione europea

La nuova versione della tassonomia verde europea include altre 48 attività

I chiarimenti relativi agli altri quattro obiettivi hanno permesso di aggiungere 35 attività nei settori dell'approvvigionamento idrico, dell'igiene e della gestione dei rifiuti, dell'edilizia e delle opere pubbliche, della protezione ambientale e dell'industria alberghiera. Le modifiche apportate agli obiettivi climatici (i e ii) hanno inoltre permesso di aggiungere 13 attività, in particolare nei settori dei trasporti e della produzione di apparecchiature elettriche.

Nel dettaglio, l'industria aeronautica si pone come attività di transizione non appena i nuovi aeromobili presenteranno, a seconda del tonnellaggio, un'efficienza compresa tra l'1,5% e il 2%, anche se queste percentuali possono sembrare basse. Tuttavia, l'obbligo di certificare gli aeromobili che dovranno volare interamente a SAF, il carburante sostenibile per l’aviazione, entro il 2032, ci sembra un vincolo ben più ambizioso, in quanto andrà di pari passo con un obbligo di utilizzo del SAF pari al 10% nel 2030, successivamente in aumento di anno in anno.

Per quanto riguarda l'edilizia, la componente dell'economia circolare prevede che venga riutilizzato o riciclato il 90% (in peso) dei rifiuti generati dai lavori di costruzione e demolizione. A monte, questo dovrebbe spingere i produttori a innovare i prodotti offerti ai costruttori e, a valle, a sviluppare catene di recupero e di trattamento dei rifiuti. Questa circolarità si riflette anche nell'ambito della gestione delle risorse idriche, che spinge alla raccolta delle acque grigie.

Anche il settore alberghiero fa il suo ingresso nell'ambito "biodiversità", con l'obbligo di sottoscrivere un accordo con l'organizzazione locale che si occupa di tutelare l'ambiente in cui si trovano gli hotel. Questo accordo, della durata minima di cinque anni, deve riguardare l'acquisto di prodotti locali, la sensibilizzazione dei visitatori alla biodiversità locale o l'offerta di visite a pagamento ad aree naturali. Infine, una percentuale (tra lo 0,5% e l'1%) deve essere versata all'organizzazione locale incaricata della tutela dell'ambiente.

Quali sono i prossimi passi?

Terminato il periodo di consultazione il 3 maggio, la Commissione europea dovrebbe pubblicare i testi definitivi nel giugno 2023. Seguirà un periodo di verifica di almeno due mesi, durante il quale il Parlamento europeo e il Consiglio dell'Unione europea potranno presentare obiezioni ai testi. In caso di mancate obiezioni, i testi entreranno in vigore e saranno applicabili a partire dal 1° gennaio 2024.

Questi esempi dimostrano che, per lottare contro i cambiamenti climatici, la nuova versione della tassonomia verde europea mira ad affrontare le conseguenze ambientali in modo interconnesso. Essi dimostrano inoltre la complessità di un tema in cui l'interconnessione tra gli attori rende complicato il processo di definizione delle regole; resta infatti ancora molta strada da fare prima che tutti gli attori interessati dal cambiamento climatico siano coperti da questa tassonomia.

Man mano che la Commissione europea chiarirà la tassonomia, le aziende avranno la possibilità di misurare meglio e di comunicare la loro quota di allineamento. Questa tassonomia conforta il posizionamento del fondo Mandarine Global Transition, che ha scelto di affrontare il cambiamento climatico attraverso tutte le sue componenti: CO2, acqua, rifiuti, economia circolare e conservazione della biodiversità. L'approccio olistico di Mandarine Global Transition mira infatti a sostenere una transizione ecologica ed energetica che permetta alle aziende di creare un valore in linea con questi obiettivi volti a preservare il pianeta.

"Taxo4": decifrare gli ultimi quattro obiettivi ambientali della tassonomia

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